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Giornata mondiale degli insegnanti: la storia della Montessori

Pubblicato il 5 Ottobre 2022 - 20:00

Giornata mondiale degli insegnanti: la storia della Montessori

Giornata mondiale degli insegnanti: la storia della Montessori. Nella Giornata mondiale degli insegnanti, che dal 1994 cade ogni 5 ottobre, ripercorriamo la storia di Maria Montessori.

Maria Montessori, medico e psichiatra, aprì la prima Casa dei Bambini

Tutto ebbe inizio il 6 gennaio 1907, quando Maria Montessori, medico e psichiatra, aprì la prima Casa dei Bambini nel poverissimo quartiere di San Lorenzo di Roma, vicino al cimitero del Verano.

Un quartiere dove la gente perbene andava solo da morta. Prima di quel giorno la dottoressa Montessori, una delle tre prime donne laureate in medicina (1896) dalla nascita dell’Italia Unita, aveva già sperimentato un nuovo metodo educativo con i piccoli ricoverati al manicomio di Roma.

Proprio con loro aveva usato del materiale didattico costruito per la stimolazione sensoriale, proprio del metodo montessori, che ancora oggi è utilizzato: figure a incastro, lettere intagliate, blocchi da ordinare dal più sottile al più grosso.

L’Istituto Romano di Beni Stabili chiese proprio a Maria Montessori di organizzare la scuola infantile

L’occasione per la nuova sperimentazione, quella che diventerà famosa in tutto il mondo, si creò nel 1907. Quando l’Istituto Romano di Beni Stabili chiese proprio a Maria Montessori di organizzare la scuola infantile dentro la casa di via dei Marsi 58.

Si trattava di togliere dalla strada i ragazzini tra i tre e i sette anni di queste povere famiglie, in cui spesso a lavorare erano entrambi i genitori. Così al pianterreno dello stabile nacque la prima Casa dei Bambini, aperta dalle nove del mattino alle sette di sera.

La Montessori l’arredò subito con tavolini e seggiolini a misura di bimbo e il particolare materiale didattico che aveva usato con i piccoli “insufficienti mentali”. Lì, sul campo, stava nascendo il metodo Montessori, quello che è ancora seguito in migliaia di scuole in tutto il mondo.

Nelle classi delle scuole Montessori, a parte la presenza di tavolini, seggiolini e maniglie basse (ormai il “marchio” del metodo Montessori), non esistevano le cattedre e le maestre stavano accanto ai bambini, in piedi o sedute.

Non esistevano voti, premi o castighi: questo era un altro pilastro del metodo Montessori, che ancora oggi all’inizio disorienta alcuni genitori. Il bambino non viene corretto a parole, gli si danno il tempo e l’occasione di verificare da solo se ha sbagliato.

Giornata mondiale degli insegnanti: il ricordo di Maria Montessori

Il metodo Montessori fu inviso a tutti i regimi: tanto che durante il fascismo la dottoressa Montessori scelse di lasciare l’Italia. Il nuovo sistema educativo aveva infatti già conosciuto una fama internazionale e vale pena ricordarlo oggi, nella Giornata mondiale degli insegnanti.

Redazione

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